ingrandisci testo [A] [A] [A]
Sei in: Home > Interventi > L'area Bertalia - Lazzaretto

L'area Bertalia - Lazzaretto

Nuova sede di Ingegneria nella località Bertalia- Lazzaretto - Pensilina esterna
Foto

Nel 1997 l’Università di Bologna ha affidato  alla società Finanziaria Bologna Metropolitana l’incarico di provvedere alla realizzazione del primo intervento di delocalizzazione di alcuni dipartimenti della Facoltà di Ingegneria al Lazzaretto, in adiacenza agli esistenti laboratori pesanti della Facoltà, fra le vie Terracini e del Lazzaretto. Si tratta dei dipartimenti di Ingegneria chimica DICMA e DICASM, oltre ad ingegneria gestionale CIEG.


Ingresso esterno
Foto

La società ha quindi bandito una gara internazionale di progettazione ed ha
provveduto alla realizzazione dell’intervento.
Il complesso (progetto di G. Rebecchini) prevede, oltre alle sedi dei dipartimenti, aule per circa 1.200 studenti, laboratori didattici e di ricerca, biblioteca comune, sale studio, cafeteria, servizi vari e parcheggio interrato, oltre a tutte le sistemazioni esterne, per complessivi 12.700 m2 di superficie utile. (anni 2003 – 2007)


Successivamente la società Finanziaria Bologna Metropolitana, su incarico congiunto di Comune e Università, ha curato il concorso internazionale di progettazione avente come tema l’insediamento dei restanti dipartimenti universitari della facoltà di Ingegneria, all’interno del comprensorio ad Ovest di via Terracini, nell’ambito di un più complesso sistema urbano su di un’area di oltre 73 ettari, nella quale si realizzano 235.000 m2 di superficie utile con destinazione residenziale e terziario, oltre ai dipartimenti universitari, con l’insediamento di 6/7.000 nuovi abitanti e 5.000 studenti.


Finanziaria Bologna Metropolitana ha quindi curato la predisposizione del Piano Urbanistico e la progettazione esecutiva del nucleo più importante di tutti gli interventi edilizi previsti: i nuovi insediamenti universitari per la Facoltà di Ingegneria.


 

Il Piano Urbanistico ha interessato l'intero comparto Bertalia-Lazzaretto nel territorio del Comune di Bologna, costituito da aree delimitate da linee ferroviarie e caratterizzato da un uso pluridecennale di cave e discariche. Questi luoghi, di cui si è sempre percepito un carattere negativo, marginale e di abbandono, risultano tuttavia strategici dal punto di vista urbano, economico e sociale in ragione della loro grande dimensione fondiaria -di circa 736.000 m2-, e della loro immediata raggiungibilità.

Il Piano Urbanistico, ideato dal gruppo di progettisti guidati dall'arch. Piero Sartogo, prevede un insediamento integrato urbano-universitario, con carattere autenticamente urbano, nel tentativo di superare il vecchio dualismo tra centro storico e periferia, spesso intesa come non luogo per l'assoluta mancanza di riconoscibilità. Le piazze Piazze e le Strade di progetto sono quindi articolate in un sistema reticolare non geometricamente rigido: sono aperte e chiuse, larghe e strette con angoli e spigoli, sempre riconoscibili, sono vuoti sui quali premono le volumetrie del costruito costituendo nel loro insieme il sistema delle cavità, governando il quale è possibile controllare lo sviluppo urbanistico.


Aula Magna
Foto

Gli edifici di cui Finanziaria Bologna Metropolitana ha curato la progettazione esecutiva sono:

  • L'edificio Aula Magna, Presidenza e Biblioteca della Facoltà, organismo strategicamente ubicato nel baricentro dell'insediamento universitario, pressoché a metà strada tra le strutture esistenti e le nuove, che si sviluppa su una superficie utile complessiva di circa 6.000 m2. Una misurata piazza compresa tra il fronte delle residenze ed uno specchio d'acqua fa da podio alla sagoma curvilinea trasparente dell'edificio che si proietta nell'acqua (progetto arch. Piero Sartogo)

L'Aula Magna ha una capacità di 640 persone, e la Biblioteca di Facoltà è dotata di circa 300 posti di lettura. L'edificio comprende inoltre una caffetteria anche a servizio dello svolgimento di attività congressuali. Una fascia di spazi di servizio, filtro tra il foyer e l'auditorium, racchiude una serie di funzioni complementari riguardanti la comunicazione, la traduzione simultanea, l'elaborazione dati, le postazioni per l'accesso in rete e quanto altro richiede la tecnologia più avanzata a servizio di un'efficiente struttura per convegni.


Aule Comuni
Foto

  • L'edificio Aule Comuni è un organismo a funzione multipla che ha in Bologna un riferimento nello storico Archiginnasio: modello di aggregazione funzionale e spaziale che si configura come un grande contenitore di integrazione tra Università e città. Per la sua dislocazione strategica nel baricentro del nuovo insediamento, il piano terra dell'edificio è stato configurato come un grande inscape segnato dai condotti di mobilità, le vie interne, che organizzano grandi flussi di utenza. L'edificio che si sviluppa su una superficie utile complessiva di circa 7.000 m2 è a firma del gruppo di progettisti guidati dall'arch. Piero Sartogo.
  • Per la progettazione dell'edificio destinato ad ospitare il Dipartimento di Ingegneria delle costruzioni meccaniche, nucleari, aeronautiche e metallurgia (D.I.E.M.) ed il Dipartimento di ingegneria energetica, nucleare e del controllo ambientale (D.I.E.N.C.A.), ci si è avvalsi di una prestigiosa firma a livello internazionale, vincitrice di numerosi premi e concorsi internazionali di architettura: l'arch. Richard Meier di New York, che tra le sue opere più famose può vantare il Getty Center di Los Angeles, il Museo di Arte Contemporanea a Barcellona, l'High Museum ad Atlanta, il Museo per le Arti Decorative a Francoforte in Germania.

L'edificio, che si sviluppa su una superficie utile di circa 10.000 m2, si articola attorno ad un cortile aperto, collettore dei percorsi di distribuzione orizzontale. I corpi di fabbrica per l'attività didattica e di ricerca, nonché per gli studi dei docenti, sono invece indipendenti ed autonomi. L'elemento funzionale di unificazione è quindi l'anello della circolazione che ad ogni piano si svolge tutto intorno al cortile e che immette alla grande rampa di collegamento con il piano terra ed ai collegamenti verticali.

Il gruppo di progettazione guidato dall'arch. Piero Sartogo sta inoltre sviluppando, sempre con il coordinamento tecnico di Finanziaria Bologna Metropolitana, altri due edifici universitari:

  • La sede dei Dipartimenti DAPT e DISTART, intervento che si articola su una superficie utile di 18.000 m2
  • La nuova Mensa della Facoltà su una superficie utile di 1.000 m2