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La centrale elettrotermofrigorifera della zona fieristica

Centrale elettro-termo-frigorifera.
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Mentre procedeva la realizzazione dei primi padiglioni espositivi e degli edifici di servizio, prese corpo l’idea di dotare il quartiere fieristico e tutti gli edifici che sarebbero sorti nell’immediato intorno, di un moderno ed efficiente impianto di teleriscaldamento e teleraffreddamento basato su un’unica centrale termofrigorifera di quartiere. Lo scopo era quello di creare una struttura che coniugasse il risparmio di energia, il suo uso razionale e ridotti livelli di inquinamento, con la convenienza economica da parte degli edifici asserviti alla stessa.


Interno della centrale
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La società Finanziaria ha quindi provveduto, dopo i primi studi di fattibilità, a realizzare direttamente l’impianto, anche tramite successivi ampliamenti, ed alla sua gestione. E’ pertanto iniziata nell’anno 1969 e terminata nel 1973 la costruzione del primo nucleo della centrale (progetto E. Zacchiroli) che con i suoi impianti e la rete di distribuzione ha da subito servito il Quartiere Fieristico e gli edifici che man mano venivano realizzati: Palazzo dei Congressi, Galleria d’Arte, Edifico Servizi, Palazzo SIP (ora Unipol), Palazzo degli Affari e Albergo.


Caldaia a recupero dell'impianto di cogenerazione
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Il successivo sviluppo del quartiere fieristico direzionale di Bologna ha richiesto l’esecuzione di un primo ampliamento dell’edifico e dei suoi impianti, realizzato negli anni 1979/1983 dalla società Finanziaria per rendere possibili gli allacciamenti di tutti gli edifici del Fiera District, tra i quali la Nuova sede della Regione Emilia Romagna e gli altri edifici regionale ad uso uffici, e degli edifici Unicoper e Unipol. Contemporaneamente, nel 1979, la società Finanziaria ha assunto l’incarico (che ancora oggi prosegue) della gestione della Centrale nell’interesse della Comunione Immobiliare degli Utenti, proprietaria del complesso, sulla base di un apposito contratto che stabilisce tariffe e modalità di svolgimento del servizio.


Turbina di cogenerazione
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Alla fine degli anni ’80 la società Finanziaria ha iniziato i primi studi di fattibilità per la trasformazione della centrale in un impianto di cogenerazione di energia termica ed elettrica con combustibile gassoso (metano), al fine di contenere ulteriormente i costi energetici e migliorare la tutela ambientale, pur nell’incertezza di un quadro normativo non favorevolmente orientato. Il progetto di tale innovativa strutturazione venne completato e, superate positivamente le difficoltà di ordine amministrativo, nel corso degli anni 1999/2001 la società Finanziaria ha dato corso alla sua realizzazione. Tramite un ulteriore ampliamento dell’edificio è stata installata una turbina alimentata a gas metano che produce energia elettrica, con funzionamento continuativo nella stagione invernale. L’energia termica dei gas di scarico viene utilizzata per produrre calore per il riscaldamento invernale degli edifici allacciati. L’attuale configurazione della Centrale Elettrotermofrigorifera consente ai 20 edifici allacciati e a tutto il quartiere fieristico (con una rete di circa 4 km di tubazioni) di coprire totalmente i fabbisogni energetici in termini termici e frigoriferi ed il 25% di quelli elettrici. Provvedono allo scopo caldaie e gruppi frigoriferi per una potenza installata di 45.200 kW termici, 35.000 kW frigoriferi e 4200 kW elettrici.


Impianti fotovoltaici sul coperto della centrale
Foto impianti fotovoltaici sul coperto della centrale

Nel 2011 è stato realizzato sulla copertura del primo nucleo della centrale un impianto fotovoltaico della potenza di 19,79 kWp, la cui energia elettrica prodotta, circa 22.000 kWh all'anno, è destinata agli usi della centrale, ed a partire dal 21/12/2011 ha consentito alla Finanziaria Bologna Metropolitana di aderire al quarto "conto energia" e benificiare del contributo erogato dal GSE sull'energia prodotta dall'impianto.